Disse Mahler che fra tutti i suoni, quello più spirituale è quello dei campanacci delle vacche.
E spiegò: è l’ultimo suono ad essere percepito quando si ascende alle alte vette delle montagne.
Per Piedicavallo Mahler potrebbe fare delle eccezioni… infatti dalla cima del Monte Marca quest’estate si potranno udire le sensuali melodie brasiliane dei Canto a Dois, mentre al rifugio Madonna della Neve si diffonderanno gli echi spagnoli della ipnotica chitarra di Leonardo de Marchi.
Ma l’altezza è solo una fra le prerogative del Piedicavallo festival 2025.
L’amore condiviso per la musica da camera ci porterà ripetutamente al Teatro Regina Margherita per ascoltare trii e quartetti dei nostri personali giganti della montagna, Mozart, Haydn, Beethoven, eseguiti da splendidi giovani musicisti di Berlino guidati da Simone Bernardini nonché dal fiammeggiante trio Goldberg; un programma squisitamente francese, Chanson D’Amour, con la voce angelica di Aco Bicevic e i raffinati movimenti di danza di Alberto Pagani; “Weg der liebe, la via dell’amore”, i più bei lieder di Schumann e Brahms per due eccezionali voci femminili e, sempre sul palcoscenico del Regina Margherita, il debutto del musical “Carillon” con gli artisti del 1+1+1 milanese.
A seguire, il colto e raffinato jazz di Eugenia Canale rivisiterà Puccini con “Turandot”; lo stile fantastico del cembalo di Rovelli; il colore slavo inconfondibile di Rimsky-Korsakov + Fanfare di Leonard Bernstein con l’ensemble di ottoni Canaja, i versi immortali di Dante e le atmosfere Lisztiane a lui ispirate.
A conclusione, dalle vette scenderemo al piazzo di Biella dove nei suggestivi saloni di palazzo La Marmora riecheggieranno le note travolgenti della sinfonia n.12 di Shostakovic “ L’anno 1917” in prima esecuzione italiana, nella versione per pianoforte a quattro mani dell’autore, recentemente riscoperta.

Alessandro Commellato – Direttore Artistico Sarv